Basilica Santuario Vittore e Corona

SALUTO DEL PRESIDENTE DELL’AZIONE CATTOLICA
IN OCCASIONE DEL 75° ANNIVERSARIO
DELLA CASA DI ESERCIZI SPIRITUALI
SS. VITTORE E CORONA

   Nel marzo del 1998, quasi 10 anni fa, il Settore Giovani dell’Azione Cattolica diocesana organizzò un ritiro spirituale al quale partecipai, ricordo, con molta attesa e trepidazione. L’occasione di vivere alcune giornate di preghiera, insieme ad altri, nel silenzio prolungato fu da me desiderata come ringraziamento a Dio per il fresco conseguimento della laurea. Il ritiro si tenne in questo Santuario. Per me, e per tanti partecipanti, fu la prima ascesa al Santuario.
   Porto con me tanti ricordi e sensazioni di quell’esperienza, ancora molto vivi: la storia affascinante del Santuario raccontata nei dipinti del chiostro e della chiesa; la presenza dedicata della compianta Luisa Meneghel; il silenzio rotto, e al tempo stesso favorito, dal vento, non di rado impetuoso anche nel tempo del riposo notturno; il freddo mantenuto dalle mura del Santuario, a fine inverno; la nebbia che dopo essersi diradata permetteva un lungo sguardo verso il mondo operoso sottostante; ma soprattutto il Santuario posto sul monte dove salire a pregare, come Gesù faceva.
   Se dovessi individuare il momento della mia vita, punto di svolta del mio rapporto con Dio, non ho dubbi nell’indicare quel ritiro spirituale, intenso, partecipato, ricco di grazia. Dio si è servito delle parole di padre Hernan Jimenez, per far soffiare lo Spirito in ciascuno dei presenti in un crescente entusiasmo che ha trovato uno dei momenti più alti - nel cuore della notte - nella spontanea e partecipata preghiera del rosario e di adorazione. Da allora ho scoperto un po’ di più del Signore ed ho imparato ad entrare nella mia camera a pregarlo nel segreto.

   Penso che come me tanti hanno potuto fare una particolare esperienza di Dio presso questo luogo negli ultimi 75 anni, da quando cioè il 28 settembre del 1932, su richiesta illuminata di don Giulio Gaio, il Vescovo mons. Giosuè Catarossi affidava alla direzione dell’Azione Cattolica la Casa di Esercizi spirituali nell’ex convento di S. Vittore.

   L’Azione Cattolica ha nel suo DNA la formazione cristiana delle persone, per far emergere nella vita di ciascuno il Volto di Gesù Cristo, attraverso la cura speciale della preghiera suscitata dall’ascolto della Parola di Dio, perché diventi azione quotidiana che riempia la ferialità della vita: nei momenti di condivisione tra le persone, nelle scelte che la vita apre a ciascuno.
Nel Libro Sinodale si trova scritto: “La Parola di Dio è ancora oggi capace di incontrare il cuore degli uomini e di parlargli più in profondità e in modo più vero di ogni parola umana. Pertanto è compito della Chiesa diffonderla in ogni modo, farla conoscere e aiutare gli uomini ad incontrare in essa il Salvatore”. L’Azione Cattolica si mette al servizio della Chiesa, inserendosi tutta in questa sua missione di annuncio e di primo annuncio, oggi sempre più consapevole e che richiede nuove strade, condivise ed entusiasmanti, per essere praticata.

    Secondo quale chiave si può interpretare il senso della ricorrenza che oggi celebriamo? Questa chiave consiste, ritengo, nelle tante persone che in questi 75 anni sono salite al Santuario dei SS. Vittore e Corona, bellissimo e ricco di storia e di spiritualità, che hanno potuto vivere un’esperienza di comunione con il Signore, viva, fedele, profonda, desiderata; hanno potuto guardare con libertà e discernimento alla propria vita e alle scelte che essa chiede; hanno potuto vivere il loro Battesimo nell’essere testimoni e missionari nella vita di ogni giorno. I laici di Azione Cattolica - dai bambini e ragazzi dell’ACR, ai giovanissimi, ai giovani, agli adulti - sono dedicati alla Chiesa nel far incontrare il Vangelo con la vita e desiderano essere sempre dei protagonisti in questa grande missione.

   Ringraziando tutti per la presenza a questa festa, che è della nostra Chiesa, in questo Santuario, faccio a ciascuno, a nome di tutta l’Azione Cattolica, gli auguri di buon Natale: di poter incontrare il Signore della vita e della pace, anche sostando qualche giorno in questo Santuario, e di lasciare che Gesù plasmi e riempia di sé la vita di ciascuno. Buona domenica!

Massimo Diana

 

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