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Il rettore osserva i lavori in corso al Santuario

- San Vittore sempre più accogliente
(4 aprile 2009)


I lavori più importanti che si stanno realizzando presso la casa di esercizi serviranno sostanzialmente per migliorare il confort e il risparmio energetico della struttura. La parte dei lavori che interessa l’interno della casa di esercizi è quasi terminata, mentre la parte che interessa il seminterrato e le parti esterne lungo il lato est, sul retro del Santuario, hanno subito qualche ritardo a causa della rigida stagione invernale.

LA SALA BINOTTO
Per quanto riguarda il seminterrato, la sala Binotto, che conserverà il suo nome, sarà adibita, anche se non per l’immediato, a refettorio, come del resto era già stato ipotizzato più volte per il passato: forse era peraltro la sua originaria funzione per essere poi destinata all’uso di cantina, prima di essere trasformata negli anni ottanta in sala conferenze. Con il mantenimento del riscaldamento a pavimento attuale, si renderà la pavimentazione attuale adeguata alle normative, con un trattamento antimacchia e antisdrucciolo. La sala sarà illuminata tramite due corsie di lampade a soffitto che alterneranno luce alogena a luce fluorescente in modo da garantire un’adeguata illuminazione e un’atmosfera piacevole.

Lavori interniNESSUNA BARRIERA ARCHITETTONICA
La sala Binotto sarà accessibile anche a persone con handicap motori tramite l’installazione di servoscala. Altri due servoscala verranno installati per raggiungere sia le stanze del primo piano, dove ci saranno anche delle stanze con bagno predisposte per i disabili, sia la chiesa, tramite il corridoio lungo il lato est e attraversando l’abside e varcando la magnifica porta di Giovanni da Vidor. Il santuario e la Casa esercizi avranno così bypassato tutte le barriere architettoniche.

UNA NUOVA CUCINA
A lato della sala Binotto verrà installata una cucina professionale ed in entrambe le stanze verrà realizzato un sistema di trattamento dell’aria. Le macchine per il trattamento della cucina saranno posizionate sotto la rampa esterna, mentre quelle per il trattamento della sala Binotto saranno completamente interrate e poste sotto quella scala da cui la Carolina di don Giulio Gaio scendeva dalla cucina nell’orto del santuario.

La parte esterna del SantuarioSCOPERTE GEOLOGICHE E ARCHEOLOGICHE
Lo scavo esterno per installare tali macchinari ha posto in evidenza in modo chiaro la struttura geologica e l’andamento della roccia su cui poggia il santuario, e cosa molto interessante, ha fatto emergere il piano originario precedente alla realizzazione di tutta l’ala est del convento, che risulta essere a circa un metro sotto il piano di campagna attuale. Le stanzette adiacenti la futura cucina sono la zona più interessante dal punto di vista archeologico: il forno altomedioevale, già trovato durante gli ultimi restauri, verrà adeguatamente protetto e valorizzato, e si è compreso meglio anche l’andamento delle murature originali, poi modificate dall’architetto Segusini nella seconda metà dell’ottocento. Ben leggibile è anche lo sperone di roccia su cui poggia tutto il complesso ed in particolar modo la chiesa. Sui vecchi orti del santuario troveranno posto i pannelli per l’impianto solare, naturalmente posto sull’area maggiormente soleggiata ma assolutamente non visibile né dal santuario, né dalla valle.

continuano i lavori al santuarioIL PRIMO PIANO DELLA CASA ESERCIZI
Al primo piano sono in corso i lavori per la messa a norma dell’impianto elettrico e antincendio e del riscaldamento, ma soprattutto alcune migliorie alle camere. Ogni camera avrà il proprio bagno; sono stati tolti gli avvolgibili e sostituiti dagli oscuri, interni al vano finestra, a scomparsa. Il prodotto è un prototipo, approvato dalla Soprintendenza, e permette al vano della finestra lo sfruttamento completo della luce. Nel vano dove c’è il grande caminetto troverà posto la stanza del predicatore per gli esercizi spirituali, esperienza che costituirà lo specifico del complesso di san Vittore.

NUOVI AMBIENTI IN CHIESA
In chiesa, o meglio sul retro dell’organo, è stata tolta la parete prefabbricata che divideva in due lo spazio e aveva permesso di sfruttare il luogo come deposito. La stanza ha ora riacquistato la sua dimensione originaria e anche la sua imponente altezza con il soffitto voltato. Il pavimento, che è sopra il nartece del santuario, quindi sopra ad una importante volta a botte, è stato saggiato ed è stabile. Il locale è uno dei più luminosi dell’intero complesso, grazie alla luce che entra dal rosone. La stanza probabilmente costituiva il vecchio coro del Convento prima della realizzazione dell’attuale coretto. Da definire ancora il possibile riutilizzo.

 

 

 

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Alcuni angoli del Santuario
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