Basilica Santuario Vittore e Corona

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Il vescovo di Verona, il vescovo emerito di Belluno Feltre ed il cardinale di Venezia

- 9 VESCOVI DEL TRIVENETO AL SANTUARIO DI VITTORE E CORONA
(5 settembre 2008)


Terminata la visita
al Museo diocesano, la Basilica-Santuario dei santi Vittore e Corona di Feltre ha accolto i Vescovi avvolto nella luce di una splendida giornata di sole. Il patriarca Scola e gli altri Vescovi sono entrati in santuario per il portone principale, accolti da musica liturgica medioevale curata da Elena Modena. La preghiera dell’Angelus e l’inno mariano Ave regina caelorum ha preceduto i saluti del rettore del santuario, monsignor Secondo Dalla Caneva, e la spiegazione artistica del santuario proposta da monsignor Mazzorana. Molte le domande rivolte dai Vescovi al rettore e a monsignor Mazzorana; per alcuni, il santuario e il chiostro sono stati una autentica scoperta.
La visita al complesso del santuario e della Casa esercizi si è svolta anche sulla falsariga della Lettera comune della Conferenza episcopale triveneta sugli Esercizi spirituali, del 16 febbraio 2007, in cui i Vescovi di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige ricordano la necessità di vivere annualmente l’esperienza degli esercizi spirituali, sia per i sacerdoti che per i laici, pena un annuncio poco entusiasta della Parola di Dio e una celebrazione dell’Eucaristia ripetitiva e non capace di coinvolgere. La Casa esercizi annessa al Santuario, con le sue proposte di spiritualità aperte a tutti, conosce ora l’appoggio dei Vescovi del Triveneto.

Il cardinal Scola con il vescovo Giuseppe

La via al Santuario

- LA VIA AL SANTUARIO
(5 settembre 2008)


La terza edizione
de La via al Santuario. Itinerario musicale, poetico e di conoscenza entro la spiritualità medievale e della rinascenza, prosegue nel mese di settembre affrontando esclusivamente il tratto italiano della via Francigena, con particolare attenzione alle tappe del parmense e alla meta d’arrivo, Roma.
    In qualità di articolato percorso artistico e di conoscenza, quest’anno la programmazione de La via al Santuario ha perseguito, laddove possibile, l’obiettivo di armonizzare fra loro i diversi momenti sì da poter accostare la presentazione e la spiegazione di un dato tema al concerto o alla sacra rappresentazione incentrati su testi e musiche pertinenti. Così è avvenuto nel mese di luglio, dedicato al tema del peccato dell’uomo e della libera scelta fra il bene e il male che cifra la nostra esistenza quotidiana.
    Giunti al mese di settembre, le due conferenze a tema preparano la visione e l’ascolto l’una dell’oratorio per Matilde di Canossa, l’altra del concerto vocale interamente dedicato al repertorio di Pierluigi da Palestrina; sicché le relazioni, che si terranno entrambe al Museo Diocesano di Feltre, fanno da anticipazione e nel contempo da corollario ai due momenti artistici, programmati presso la Basilica Santuario, cui sono raccordate. In tal modo la conoscenza cui ci apriamo tramite la parola può vestirsi della concreta esperienza dell’udire e del vedere.
    Questo specifico intendimento conferisce ulteriore senso all’itinerario che La via al Santuario propone della sua interezza: un percorso realizzato idealmente – ovvero senza spostarsi fisicamente attraverso i luoghi che segnano la via Francigena – ma tuttavia vissuto senza preclusione alcuna delle umane possibilità del sentire e del riflettere. Queste, riunendosi di fronte alle espressioni dell’arte e del pensiero, non possono che trarre le une dalle altre reciproca forza, rinsaldando, nella percezione di quanti ne sono coinvolti, il senso profondo della propria unità di creature dell’universo.
    La riflessione sui contenuti appena avanzata trova riscontro nell’immagine che La via al Santuario offre di sé dal punto di vista organizzativo. Fin dal suo nascere, l’iniziativa, la cui ideazione è nominale, è frutto di una reale sinergia associativa fra Centro Studi Claviere, il Fondaco per Feltre, Centrum Latinitatis Europae, Associazione Santi Martiri Vittore e Corona; patrocinata dalle istituzioni Città di Feltre, Comunità Montana Feltrina, Provincia di Belluno, cui si affianca il fondamentale contributo della Regione Veneto, a partire dalla seconda edizione è patrocinata dall’Ufficio per i Beni Culturali e l’Arte Sacra Diocesi di Belluno – Feltre. Sostenuta da enti privati che si sono avvicendati nella loro funzione promozionale, è appoggiata nei contenuti e nella concreta realizzazione dalla Chiesa Concattedrale di San Pietro Apostolo e dalla Parrocchia S. Maria degli Angeli in Feltre. La valenza intrinseca del progetto - che, va ricordato, è funzionale alla valorizzazione della Basilica dei Santi Vittore e Corona, da cui trae di anno in anno vitale ispirazione - nel 2008 è ulteriormente rinsaldata dalla sensibile risposta della Fondazione Cariverona, e dalla concessione del patrocinio da parte dell’Associazione Europea per le Vie Francigene, la cui sede è a Fidenza, in terra parmense.
     Profondamente onorati da questi segni di conferma, rinnoviamo il nostro impegno per il proseguo dell’attuale edizione de La via al Santuario e per le future edizioni.

Elena Modena
direttore artistico

scarica il programma completo de "La Via al Santuario" in formato PDF

Momenti della commemorazione dei defunti della 1a Guerra Mondiale

- commemorazione ufficiale per Feltre e per il Feltrino del novantesimo anniversario della fine della prima guerra mondiale
(1 agosto 2008)


E' stato il chiostro
della basilica-santuario dei santi Vittore e Corona ad ospitare, nella serata di venerdì 1 agosto, la commemorazione ufficiale per Feltre e per il Feltrino del novantesimo anniversario della fine della prima guerra mondiale. Erano presenti le autorità civili e militari con i gagliardetti dei gruppi Ana (Associazione nazionale Alpini) del Feltrino.
    Al ricordo dei fatti bellici e cruenti del ’15-’18, evocati dalle poesie di Ungaretti declamate nella commemorazione, si è affiancato un ricordo di pace: la grande processione che portò, nel giugno 1943, 40.000 abitanti di Feltre e del circondario alla rocca del Miesna, per invocare, nel ciclone della seconda guerra mondiale, la fine della guerra, il ritorno dei reduci di Russia e la pace nel mondo. “Sessantacinque anni fa – ha detto al microfono monsignor Giulio Perotto, attuale parroco di santa Maria degli Angeli in Feltre, che partecipava a quella celebrazione: come vice cerimoniere – il regime non ammetteva nemmeno le preghiere per la pace: fu un atto di coraggio quello che il Vescovo Cattarossi compì con l’invitare tutti i feltrini alla celebrazione”. Molti i ricordi portati alla luce dall’orazione di monsignor Perotto, che è in grado di indicare dove era l’altare e mille altri dettagli di quella imponente manifestazione di fede: dai nomi dei celebranti e dei loro assistenti (diacono e suddiacono: monsignor Antonio Slongo, famoso arciprete di Lamon, e monsignor Pietro Tiziani, Vicario generale). “Fu il grande rispetto che si doveva a monsignor Cattarossi, oramai negli ultimi mesi di vita – sarebbe morto nel 1944, ndr – che dissuase le autorità civili, fedeli al regime di Mussolini, dal boicottare la celebrazione”. Fu in quella occasione che si compì la prima ricognizione delle reliquie dal quindicesimo secolo: le ossa dei martiri furono per la prima volta nella storia esposte, in una teca di cristallo, alla vista dei feltrini e sostarono per alcuni giorni in Cattedrale.
    Monsignor Perotto ha lasciato la parola a Vico Calabrò, autore dell’affresco – una delle sue prime opere – che decora l’ex-sagrestia del santuario, ora sede della segreteria: Calabrò ha svelato il significato dei dettagli di una delle sue opere più grandi, dove la processione dei feltrini e delle anime dei reduci di Russia si uniscono attorno all’arca dei martiri. In precedenza erano intervenuti il Vescovo, monsignor Giuseppe Andrich e poi Maurizio Zatta, assessore del Comune di Feltre e Teresa De Bortoli, consigliere della Provincia di Belluno. Zatta ha ricordato l’impegno per la pace di monsignor Savio, vescovo di Belluno-Feltre dal 2001 al 2004, mentre il consigliere De Bortoli ha invitato a riflettere su cosa significhi educare i bambini alla pace. La dottoressa Laura Pontin, in rappresentanza dell’associazione “Il Fondaco per Feltre”, ha illustrato la mostra fotografica con gli scatti fotografici della processione del 1943. Nella lettura di pagine scelte da Rigoni Stern e Giulio Bedeschi, oltre che dai diari, recentemente pubblicati, dei reduci feltrini di Russia, i presenti hanno rivissuto la sofferenza tragica dei propri avi; ricordi vividi, capaci di impressionare – e quindi di scacciare dalla propria cultura anche il solo pensiero della guerra – chi ha vissuto il più lungo periodo di pace in Europa dalla storia dell’umanità.

Le autorità presenti

 

3a edizione della Via del Santo

- Mostra fotografica sulla grande processione del 1943
(25 luglio 2008)


E' stata trasferita da
pochi giorni dai locali del Duomo di Feltre nel chiostro del santuario, dove rimarrà visitabile per tutta l'estate, la mostra fotografica sulla grande processione del 1943, quando le genti feltrine (30.000) persone salirono la rocca del Miesna, al seguito delle reliquie dei santi martiri, per implorare la fine della guerra e il ritorno dei dispersi in Russia.

3a edizione della Via del Santo

- Diffuso il programma della terza edizione della “Via al santuario”
(12 luglio 2008)


MARTEDÌ 22 LUGLIO CRONACA SECULARIS
   Martedì 22 luglio, alle ore 20.45, nel santuario basilica dei santi Vittore e Corona, si tiene la performance “Cronaca saecularis. La denuncia del peccato in epoca medioevale”. Si tratta di un concerto drammatizzato, incentrato sui sermoni di Bernardino da Feltre, con musiche di Philippe De Vitry e Nicola da Perugia, oltre che anonimi dai Carmina Burana moralia.
    
L’ossatura dei testi invece è tratta dai Sermoni del beato Bernardino da Feltre (1439-1494), di Giacomino da Verona, autore del De Babilonia civitate infernali e De Jerusalem Celesti, e un anonimo dei Laudari perugini.
    “Nel corso del Trecento – scrive Elena Modena – testi d’impegno morale sono intonati da poeti e notabili a stretto contatto con le corti, che lamentano il prevalere di maldicenza, avarizia, discordia sulla corretta gestione dei rapporti sociali e sulla buona conduzione delle relazioni personali. In ambito musicale ad essi fa eco l’acume tagliente della scrittura di Philippe de Vitry. A loro volta, nel passaggio fra l’evo medio e l’età della rinascenza, i sermoni del beato Bernardino da Feltre attestano eloquentemente la necessità di elaborare con ferma intenzione la tematica del peccato”.
    La parte musicale è affidata a In unum ensemble, composto da Sara Magon, Elena Modena, Claudio Zinutti, Ilario Gregoletto, Pino Costalunga.

VENERDÌ 25 LUGLIO VIA TURONENSIS
    Presso il Museo diocesano di Feltre, viene presentato il catalogo della mostra “Via turonensis. Aspetti simbolici nell’iconografia romanica lungo vie di pellegrinaggio”, a cura del dott. ing. Luigi Marson. La pubblicazione che è oggetto di conferenza si riferisce alla mostra fotografia appositamente concepita per la seconda edizione della Via al santuario, allestita nel chiostro della basilica dei santi martiri l’estate 2007.

CORSI DI ICONOGRAFIA
    Dal 15 al 23 luglio si tiene il corso base, sull’icona di Cristo salvatore, con insegnanti Alma Lorenzi e Roberto Zaniolo. In quasi contemporanea, dal 14 al 22 luglio, il maestro sanpietroburghese Alexandr Stalnov tiene il corso avanzato, sull’icona dell’apostolo Pietro. Dal 24 luglio al 1 agosto, la maestra Cristina Prokorova tiene un corso di perfezionamento sull’icona dell’arcangelo Gabriele. Anche Cristina Prokorova, come il maestro Stalnov, è docente all’Accademia teologica di san Pietroburgo in Russia. Informazioni sui corsi si raccolgono allo 049 5986840 (Roberto Zaniolo).
     Collaborano all’organizzazione della “Via al santuario 2008” il Centro studi “Claviere”, il Centrum Latinitatis Europae (Cle) “Feltria” di Feltre, e l’associazione “Il Fondaco per Feltre”.

- Intenso il programma spirituale dell’estate 2008 organizzato dalla Basilica-santuario dei santi martiri Vittore e Corona
(12 luglio 2008)

GIORNATE SPIRITUALI PER TUTTI
    Dal 15 al 17 agosto, il rettore del santuario monsignor Secondo Dalla Caneva propone le giornate spirituali, aperte a tutti, sul tema “Il segreto della speranza”: il piccolo corso inizia venerdì 15 agosto, alle 10, per concludersi nel pomeriggio di domenica 17.

ESERCIZI SPIRITUALI PER DONNE
    Dall’1 al 4 settembre, don Pasquale Campigotto, parroco di Villabruna, conduce gli Esercizi spirituali per donne. Il tema 2008, “Dai comandamenti alle beatitudini”.
     Nel periodo estivo il santuario è aperto dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Sante Messe festive sono celebrate in santuario alle 9 e alle 17.
    La direzione della Casa ricorda che si accolgono in tutti i periodi dell’anno singoli sacerdoti che desiderano momenti di riposo, di studio e di preghiera.

- Aperte le iscrizioni per il cammino dal santuario di San Vittore alla Madonna del Grappa che si svolgerà dall’1 al 3 agosto
(12 luglio 2008)
Il percorso del Cammino "Santuario Ss Vittore e Corona e Madonna del Grappa"
    Giunto alla terza edizione, il cammino si svolge quest’anno carico del ricordo della prima guerra mondiale, terminata 90 anni fa, e del 65esimo anniversario dell’imponente processione al Santuario dei santi martiri, voluta dalle genti feltrine nel 1943 per invocare la fine della guerra ed il ritorno a casa dei dispersi in Russia.

VENERDÌ 1 AGOSTO
     Alle 18 presso la basilica-Santuario si accende il tripode che salirà al sacrario di Cima Grappa. Gli organizzatori hanno voluto l’accensione del tripode per commemorare “tante spose e madri che, pur strette dall’angoscia, durante i lunghi anni della guerra hanno provveduto da sole a sopperire alle necessità delle famiglie e a tenerle unite”. I pellegrini che giungono da lontano possono alloggiare presso il santuario basilica, piantando la tenda nel recinto dell’orto del santuario (gratuitamente), oppure prenotare un posto letto nelle celle del convento (20 posti disponibili dietro pagamento di 3 euro dormendo col sacco a pelo o 6 euro con le lenzuola usa e getta).

SABATO 2 AGOSTO
    Alle 5.45 è previsto il ritrovo al santuario. I pellegrini che lo desiderano possono consegnare, chiusi in un borsone, il sacco a pelo e gli effetti personali che saranno trasportati al campo base delle Bocchette con un furgone. La partenza è alle 6. Il campo base è fissato alla Malga Bocchette Da Cima, dove è previsto l’arrivo alle 16.30, dopo un percorso che si svolge, per oltre la metà, tra i boschi, su vecchie strade in massima parte non agibili per le auto. Al campo base è possibile cenare presso la frasca allestita per l’occasione e parcheggiare il camper o la roulotte (con prenotazione) oppure piantare la tenda. “A imitazione dei nostri padri – raccomandano gli organizzatori – chi lo desidera può dormire gratis sul fieno (raccomandato il sacco a pelo) dentro una stalla”. Ma sarà possibile prenotare una stanza presso due esercizi della zona.

DOMENICA 3 AGOSTO
    Alle 7 i pellegrini partiranno dal campo base delle Bocchette e alle 9 parteciperanno alla cerimonia internazionale all’ossario di Cima Grappa. Si ritornerà al campo base di malga Bocchette dove sarà possibile consumare il pranzo.

ISCRIZIONI E INFORMAZIONI
    Si ottengono presso la Comunità montana feltrina – servizio associato per le attività culturali e turistiche, dove la signora Rosaria Bertagnin risponderà allo 0439 333258 (giorni feriali dalle 9 alle 12) o alle e-mail inviate a r.bertagnin@feltrino.bl.it

- Parliamo di dialogo cristiano-islamico, facendo memoria di padre Romano Bottegal
(10 maggio 2008)


don Giuliano Zatti   Poca presenza di pubblico sabato 10 maggio nel santuario dei santi Vittore e Corona all’incontro sul tema “Padre Romano: uno stile per il dialogo con i musulmani a Feltre oggi?”. Presenza inversamente proporzionale alla densità dei temi proposti e alla competenza del relatore, don Giuliano Zatti, che appartiene a quella diocesi di Padova che, proprio per il suo atteggiamento nei confronti dell’Islam, è ora alla ribalta dell’attenzione nazionale.
    Don Giuliano Zatti, delegato diocesano per le relazioni islamo-cristiane, ha sottolineato più volte nel corso della sua relazione come il dialogo interreligioso non coincida con il dialogo interculturale: notato come la presenza islamica è una presenza diversa rispetto a presenze di altre etnie immigrate.

IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
“Questo tipo di dialogo – sono le parole di don Zatti – avviene solo tra persone altamente spirituali, come padre Romano Bottegal”. Non è un prendere atto della differenza tra le religioni, oppure rendersi conto che della propria debolezza o forza di fronte alla tale o talaltra proposta religiosa, quanto “il rendersi conto che Cristo ha già raggiunto tutti i credenti, per vie che Lui solo conosce”, e anche la coscienza che “dentro di me, cristiano, abita la diversità religiosa rappresentata dagli altri credenti”.
   Nel dialogo interreligioso è compreso il dialogo della vita, delle opere,d egli esperti, della esperienza religiosa. Ogni credente dovrebbe decidere in quale ambito vuole porre la propria esistenza. In ogni caso, il dialogo interreligioso non nasce da paura, esasperazione, tattica di conquista o debole appartenenza di fede.

IL DIALOGO INTERCULTURALE
   “Nel Nordest la maggior parte degli immigrati sono cristiani – sostiene don Zatti – la diversità musulmana è però evidente. L’Islam ha un modo di porsi diverso rispetto alle altre etnie”. Ma un conto è la problematica relativa all’immigrazione delle persone, che concerne le diversità culturali e non quelle religiose. Di fronte al singolo problema, bisogna chiedersi se la matrice è religiosa o culturale. Osservatori attenti – ha notato Zatti – parlano di un Islam fisiologicamente violento.

relazione don Giuliano Zattiscaricate il pdf della relazione di don Giuliano Zatti

- Solennità del rito bizantino
   Nella solennità del rito bizantino i confini tra terra e cielo sembrano dissolversi. È la sensazione provata da più di uno dei numerosi presenti alla celebrazione dei Vespri nella vigilia della solennità dei santi Martiri, officiati in lingua ucraina da monsignor Ireney Bilik, ordinario per i cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia, assistito da padre Mariusz Michalik e da Tiziano Dal Pra, giovane di Lozzo di Cadore. Non ha scalfito la comprensione del mistero l’ignoranza della lingua: i riti, dall’accensione delle candele al nutrirsi di un pezzo di pane benedetto intinto nel vino, svoltosi alla fine in segno di comunione, hanno aperto a una dimensione soprannaturale, così come le note del canto polifonico eseguito da quattro studenti ucraini, un sacerdote e tre teologi, nel Collegio “Canisianum” di Innsbruck, dove si perfezionano in varie discipline pastorali in vista del ritorno in patria.
    Monsignor Bilik, nel saluto finale, ha supplito alle difficoltà nella lingua italiana con il calore nel ringraziamento alla diocesi di Belluno-Feltre per l’accoglienza dei suoi connazionali e per l’attenzione alla loro assistenza spirituale; ancora monsignor Bilik ha benedetto ciascuno dei presenti con un’unzione sulla fronte con olio consacrato.
    Ringraziamenti anche nell’intervento di monsignor Secondo Dalla Caneva, rettore del santuario, rivolti ai celebranti per l’esperienza spirituale che hanno offerto con una celebrazione che invoca l’unità della Chiesa.

partecipazione dei fedeli ai vespri bizantini

- Pellegrinaggio al Santuario
(14 maggio 2008)

   Si è ripetuto mercoledì 14 maggio il rito del pellegrinaggio al santuario della città di Feltre, del Feltrino e di tutta la Diocesi di Belluno-Feltre. Il Vescovo, monsignor Giuseppe Andrich, ha presieduto alle 10.30 la Santa Messa, concelebrata da monsignor Ireney Bilik, che il giorno prima aveva presieduto nella stessa Basilica i Vespri in rito bizantino. Un saluto è stato da subito rivolto dal Vescovo ai pellegrini che avevano raggiunto a piedi la Rocca.

DOLCEZZA E FORZA
“Vittore e Corona – queste le parole del Vescovo – hanno disprezzato la vita fino a morire, perché non è vita tradire la propria fede; hanno riconosciuto Gesù davanti agli uomini senza paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima”. Ha quindi citato la prima omelia al santuario del suo predecessore, monsignor Vincenzo Savio: “Che sogno! Questo di mettere insieme mitezza, non-violenza e forza”: la mitezza di chi non ha reagito alla violenza, la forza della testimonianza. Nell’anno paolino che in tutta la Chiesa cattolica va ad iniziare, auspica il Vescovo, si deve rifare vivo quello stile secondo cui “La potenza di Dio si manifesta nella debolezza”. L’unica lotta che appartiene allo stile cristiano è quella che viene preparata e alimentata con “spirito puro”.

LA LOTTA DEL CRISTIANO
“Non è contro persone – ha proseguito il Vescovo – ma contro quello che insozza l’animo con odio, infedeltà, falsità e cupidigia di possesso immorale su persone e situazioni. “Riprendiamo quello che abbiamo imparato fin da piccoli dentro la nostra coscienza, noi sacerdoti ed educatori”. E ha citato madre Teresa di Calcutta: “Il silenzio riguardo alla purezza è un silenzio impuro”.

LAVORI IMPORTANTI NEL SANTUARIO E NELL’ANIMA
Continuano i lavori alla Rocca, avviati e gestiti dal Comune. “Siano anche un richiamo spirituale: non possiamoa accettare un degrado e una frana delle nostre convinzioni”.
Il Vescovo ha annunciato per il prossimo autunno l’avvio dei lavori per mettere a norma la Casa religiosa di ospitalità, il nome esatto che assumerà la Casa esercizi.

TESORI D’ARTE E CAMMINO DELLE DOLOMITI
Il Santuario sarà il fulcro dell’iniziativa estiva “Tesori d’arte”, che provincia e diocesi attueranno nel feltrino. Il Cammino delle Dolomiti, che ha inizio e fine nel santuario, “non vuole essere solo un viaggio per balconate splendide, ma un ‘esperienza religiosa di camminare insieme nella grande carovana della speranza, per scoprire gli stili di vita cristiani”. La ferita della fusione delle diocesi (1986) non del tutto finora rimarginata, trova nel Cammino delle Dolomiti un simbolo di guarigione: “Un confluire di tradizioni, che diventano come acque feconde: un camminare faticoso sì, ma lieto e sinfonico”.

- 75esimo anniversario della Casa esercizi annessa al santuario di san Vittore
(1 gennaio 2008)


il chiostro della basilica santuario Ss Vittore e Corona   Si è svolta domenica 16 dicembre la celebrazione del 75esimo anniversario della Casa esercizi di San Vittore. L’intera mattinata, dopo la preghiera delle lodi, è stata occupata da un Convegno nella sala “Binotto”. Nel pomeriggio, un ritiro spirituale in preparazione al Natale ha preceduto la celebrazione della Santa Messa in santuario, presieduta dal Vescovo di Belluno-Feltre monsignor Giuseppe Andrich.

L’OMELIA DEL VESCOVO
   Il Vescovo ha citato nella sua omelia la lettera “Venite in disparte”, un testo composto dai Vescovi del Triveneto e diffuso il 16 febbraio di quest’anno. Si tratta di una lettera che ha per argomento gli esercizi spirituali, nella quale si legge: “Auspichiamo che le numerose Case di esercizi e di spiritualità presenti nel nostro territorio divengano meta di numerosi sacerdoti e laici, che, nel silenzio, nella riflessione e nella preghiera rinnovino la loro vita spirituale e si preparino ad affrontare con fervore le sfide della nuova evangelizzazione nel terzo millennio”. La lettera è stata distribuita a tutti al termine della celebrazione eucaristica, assieme ad una medaglia commemorativa.
   Nelle parole del Vescovo, oltre al commento alle letture della domenica, anche l’invito all’Azione cattolica a sentire la Casa come propria e il ringraziamento alla stessa Azione cattolica e a tutti i volontari.

IL CONVEGNO
   Al microfono si sono succeduti gli interventi del presidente dell’Azione cattolica, Massimo Diana, del rettore della Basilica-Santuario e della casa esercizi monsignor Secondo Dalla Caneva, di Diego De Paoli e di monsignor Giulio Antoniol, vicario episcopale per il primo annuncio. Due testimonianze – Bruno Dal Molin di Santa Giustina e Piera Sasso di Feltre – hanno portato la viva voce di chi ha vissuto gli inizi e lo sviluppo della Casa esercizi.

IL RITIRO SPIRITUALE
   Per gli adulti, il ritiro è stato predicato da don Luciano Todesco, incaricato per la pastorale giovanile nella zona del Feltrino e direttore del Centro di pastorale giovanile di Feltre. Per i ragazzi, la meditazione è stata guidata da don Giancarlo Gasperin.

L’AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI
   Il 75esimo è stato infatti contrassegnato anche dalla presenza vivace e gioiosa dei ragazzi dell’Acr. I gruppi, provenienti dalle parrocchie di Feltre-Duomo, Feltre-Farra, Cesiomaggiore, Faller, Foen e Santa Giustina, hanno vissuto tutti i momenti, anche se con una impostazione particolare. A cura dell’Acr è stato anche proiettato un video con le testimonianze dei ragazzi stessi sugli esercizi spirituali.

partecipazione dei fedeli al 75esimo degli esercizi spirituali

GLI INTERVENTI

Massimo Diana Massimo Diana, presidente AC della Diocesi di Belluno - Feltre

mons. Secondo Dalla Caneva monsignor Secondo Dalla Caneva, Rettore della Basilica Santuario Ss. Vittore e Corona

Diego De Paoli Diego De Paoli, geometra

Dario Bond Dario Bond, assessore regionale

testimonianze testimonianze

mons. Giulio Antoniol mons. Giulio Antoniol

FOTO GALLERY

Il chiostro del SantuarioLe bandiere di AC al centro del chiostro
la cucina del Santuariole cuoche del Santuario il rettore mons. Secondo Dalla Caneva e il vescovo mons. Giuseppe Andrichi fedeli presenti all'incontro
i fedeli presenti per il 75esimofoto di gruppo al termine dell'incontro don Luciano TodescoLa testimonianza di Piera D'Agostinila testimonianza di Bruno Dal Molin
il momento della celebrazione con il vescovo Giuseppe Andrich Il vescovo Giuseppe Andrich riceve i doni da parte dei Fedeli

 

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